Immagine simbolica dei ripassi

I ripassi: quando farli e perché

Sappiamo bene che è essenziale ripassare per fissare le informazioni nel lungo periodo, ma qual è lo schema ottimale che possiamo adottare?

Quando chiedo agli studenti quando vadano eseguiti i ripassi secondo loro, ottengo generalmente due risposte. Quella più frequente è “il giorno prima (dell’interrogazione o del compito in classe)”. La seconda è “ogni giorno (fino alla prova)”.

La prima risposta è quella di tipo “emergenziale”, diffusissima tra gli studenti, ed esclude sostanzialmente qualsiasi tipo di programmazione. La seconda, che parrebbe indice di grande volontà, è sostanzialmente irrealizzabile. Infatti mi troverei a dover ripassare ogni giorno parecchi argomenti, di materie diverse e a studiare argomenti nuovi (che si aggiungono al ripasso quotidiano dei primi)… Un carico di lavoro difficilmente sostenibile…

Ci sono due buone notizie. La prima è che generalmente gli studenti sono consapevoli dell’importanza dei ripassi. La seconda è che esistono dei cicli ottimali di ripasso che permettono di portare facilmente le informazioni nel lungo termine.

Immagine simbolica di uno studente che ripassa

Come fare allora?

Per ricordare nel lungo periodo ciò che desideriamo, il nostro cervello ha bisogno generalmente di cinque ripassi. Del primo di questi parlo nell’articolo indicato sopra ed è in realtà quello essenziale e che pochi utilizzano: il ripasso poco dopo l’apprendimento.

Quale può essere una scaletta guida?

RIPASSO 1 – pochi minuti dopo lo studio (ad esempio subito dopo una piccola pausa)
RIPASSO 2 – dopo un giorno
RIPASSO 3 – dopo una settimana
RIPASSO 4 – dopo un mese
RIPASSO 5 – dopo 3-6 mesi

Se 3-6 mesi sembra lontano per gli orizzonti degli studenti, in realtà cominciando ad impostare da subito questo nuovo metodo ci si troverà già pronti per l’esame di maturità, per tutti gli esami universitari, e per il mondo del lavoro, contesti nei quali la programmazione è assolutamente fondamentale.

In conclusione, sfruttare questi cicli di ripasso permette di alleggerire il lavoro (naturalmente se desideriamo fare un ripasso intermedio, nessuno lo vieta…). Ed è importante utilizzare due strumenti:

  • l’agenda (non il diario) per pianificare quando ripassare e che cosa
  • un sistema di schemi da usare per i ripassi (il migliore in assoluto: le mappe mentali).

Buon ripasso! 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *